Lettera di Mauro Geraci a Otello Profazio, il “Cantastorie del Sud” volato in cielo il 23 luglio 2023.

 

Carissimo Otello,
ti ho conosciuto da bambino, a Palermo. Cantavi in occasione della Befana, in uno spettacolo organizzato dai giornalisti della città. Il primo disco tuo che ho letteralmente adorato fu quel 45 giri con la Pastorale ntalizia e la Tarantella cantata… poi a Roma, alla Sala Casella della Filarmonica Romana, quando cantavi I Paladini di Francia negli spettacoli assieme ai Cuticchio… poi quando facevo le medie ti scrissi una letterina chiedendoti informazioni, dischi, da grande ammiratore. Ti telefonai per ringraziarti… ricordo che nell’elenco telefonico SIP di Roma usciva il tuo nome con la qualifica di “Cantastorie del Sud”. Poi, nel 1996, venisti a casa mia, a Roma; fu una bellissima sorpresa, una visita improvvisata in cui parlammo della mia ricerca su Le ragioni dei cantastorie che avevi già letto riga per riga… poi tante altre volte… il 29 agosto del 1996 hai partecipato pure alla presentazione a Villa Piccolo di Capo d’Orlando… c’era Lombardi Satriani (il mio maestro, anche lui calabrese, da poco scomparso, cui ho dedicato A surgiva du mari), lo storico delle religioni Bent Parodi, poi il grande storico della letteratura Natale Tedesco, studioso di Buttitta… Poi a Reggio Calabria m’invitasti a presentare Qua si campa d’aria, il secondo volume delle tue Profaziate; e con Franco Trincale m’invitasti al Vibostar, al 501 di Vibo… poi all’Università della Calabria, col carissimo Antonio Bevacqua, per la catalogazione delle tue registrazioni sul campo e l’incontro che facemmo alla Sapienza di Roma con gli studenti nel 1999… ma quante cose vorrei ricordare, raccontare ma i ricordi si affastellano, si mescolano al dolore immenso che provo e si confondono. Era tanto che non ci sentivamo perché avevamo litigato… uno scontro profondo che però, tra silenzi, orgogli, avversioni e incomprensioni, lasciava ognuno di noi riflettere su certe cose, sulle diverse e variabili ragioni etiche e poetiche dei cantastorie… appunto. Dopo il nostro scontro, carissimo Otello, questa è la prima lettera che ti scrivo con il cuore a pezzi e la devastazione di un lavoro universitario mortale che ancora non demorde tra il caldo infernale, gli incendi criminali e lo squallore, e che non mi ha permesso di apprendere la notizia immediatamente, in tempo per venire al tuo funerale nella cattedrale di Reggio. E’ la prima lettera che ti scrivo dopo tanti anni che non ci sentiamo e te ne scriverò altre, qui sul mio sito, sperando che le mie parole ritrovino significato e ti giungano dopo queste lacrime, per parlare di cose per le quali non abbiamo più trovato occasioni e serenità per discuterne.
Intanto, carissimo Otello, piango, piango, piango e ti abbraccio fortissimo fin  su nel cielo…

Messina, 28 luglio 2023

Mauro Geraci, cantastori sicilianu… chi ama la puisia e la paci!

Otello Profazio, Pastorale Natalizia, Tarantella cantata, Cetra, Spd 603, 1966.

Pastorale natalizia (ascolta)

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Author: Mauro Geraci

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