Napoli – Coronavirus: lenzuola dai balconi per rivendicare il reddito di quarantena

Coronavirus: a Napoli lenzuola dai balconi per rivendicare il reddito di quarantena

NAPOLI – In decine e decine a Napoli e in tutta la Campania hanno risposto alla proposta nata dalle reti sociali di segnalare l’urgenza di un reddito di quarantena, per far fronte a questo periodo di emergenza ma anche per tutto quello che seguirà dopo. Ecco così comparire su balconi, terrazzi e finestre striscioni e slogan che, affermano gli organizzatori, “stanno a indicare che le strade del Sud sono una polveriera. Questa situazione sta trascinando nell’indigenza fasce sempre più ampie della popolazione”. Si chiede quindi “reddito di esistenza per tutti i non garantiti, estensione del blocco delle bollette e contributo all’affitto e/o taglio dei canoni per i multiproprietari”.  (Fonte Tgcom 24).

Tgcom 24, 31 marzo 2020

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Author: Mauro Geraci

2 thoughts on “Napoli – Coronavirus: lenzuola dai balconi per rivendicare il reddito di quarantena

  1. Buongiorno Mauro, se il reddito di cittadinanza era una necessità ideologicamente contestabile (ma le ideologie sono una cosa, la vita è un’altra), quello di quarantena è una necessità assoluta. Parlo da privilegiato perché faccio il tuo stesso lavoro, ma al di là di considerazioni sull’ingiustizia e solo ragionando egoisticamente: se non ci si mette mano, i privilegi finiranno presto. Io non vedo altro modo se non una patrimoniale o una forte svalutazione dell’euro, ma temo che le miopi borghesie di cui facciamo parte preferiranno come al solito lo scontro sociale.

    1. Caro Claudio,
      perfettamente d’accordo! A mio avviso queste, e non altre, sono le situazioni in cui i privilegiati devono fare tutto il possibile per aiutare i non privilegiati, con la patrimoniale o con altre forme reali e immediate di mutuo soccorso di cui nessuno sinora ha parlato (tranne l’iban ministeriale per fronteggiare il coronavirus)… e ciò perché, come la storia testimonia, lo scontro sociale farà comodo a molti di quei privilegiati che potremmo chiamare “superprivilegiati”… questo è quello che penso in linea generale e che riporta al tema della mia ballata… e il discorso si fa molto più ampio.
      Carissimi abbracci, grazie mille dell’ascolto e del commento e se alle volte hai qualche proposta da farmi per future ballate da diffondere puoi comunicarmele dal menù “Piazza Geraci” del mio stesso sito. Ne sarò felicissimo! Ciao
      Mauro

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